Il naso che scappa

Testi di Gianni Rodari

2011-2012 Partecipazione alla mostra “Quando la fiaba raggiunge le vette: Le fiabe di Rodari e delle Dolomiti” svoltasi a Sarmede presso il Museo Zavrel (dal 23-10- 2011 al 18-12-2011 e dal 6-1-2012 al 15-1-2012) con l’illustrazione “il naso che scappa” (linoleum, monotipia)

Progetto di libro illustrato (formato  280 mm x 140 mm) 

Il progetto del libro nasce dalla volontà di riprendere il filo della storia del “Naso che scappa” di Gianni Rodari, (tratto da “Favole al telefono”) che narra le vicende di un Naso che fugge “dall’uomo in vestaglia” perchè trattato male e con poca delicatezza, divertente scherzo di Rodari che rilegge Gogol.

Il libro rivede però la storia (con spirito rodariano) non cambiando il finale ma esplorandone il corpo centrale, ovvero il “viaggio” del Naso, sottinteso e non indagato, trasformando la fuga del Naso nell’evento predominante.

Perchè si scappa da qualcosa che è molto vicino a noi?

Perchè scappiamo per poi ricrederci sul valore di ciò da cui scappiamo?

Questo ed altri sono i temi del “Naso che scappa”: un viaggio nella solitudine della libertà, fatto di emozioni diverse che il Naso affronterà inizialmente con gioia e voglia di sconfinamento, alternando momenti di calma e riflessione ma anche di paura e malinconia.

Il ritorno del Naso (che rispetta il finale di Rodari) è il ritorno “dall’uomo in vestaglia”. Un ritorno “desiderato” come nel racconto originale. Perché conoscere se stessi e il mondo è necessario, ma è altrettanto importante non disprezzare il ruolo delle piccole e tremende quotidianità della vita.